Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si confermano uno degli strumenti chiave della transizione energetica. Grazie al nuovo Decreto CER, aggiornato con il provvedimento del 16 maggio 2025 emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), viene data una forte spinta alla diffusione capillare delle CER su tutto il territorio nazionale. Il decreto rappresenta un intervento strategico, in attuazione dell’investimento 1.2 del PNRR, che mira a rafforzare il ruolo attivo dei cittadini, degli enti pubblici e delle imprese nel processo di decarbonizzazione.
Che cosa cambia: le novità principali del Decreto 2025
Il nuovo provvedimento interviene in modo puntuale su criticità operative e limiti di accesso emersi nei mesi successivi alla prima attuazione del Decreto CER del 2023. Le principali novità possono essere così riassunte:
Allargamento dei soggetti beneficiari
- Comuni fino a 50.000 abitanti: la soglia originaria di 5.000 abitanti viene innalzata, rendendo possibile l’accesso anche a centri urbani di media grandezza.
- Cittadini privati: vengono espressamente inclusi tra i beneficiari, valorizzando il ruolo del prosumer (produttore/consumatore).
- Enti del terzo settore e associazioni ambientaliste: già presenti, ma ora meglio integrati nel disegno di partecipazione attiva.
Questo ampliamento consente la creazione di modelli di CER più inclusivi e diversificati, capaci di integrare famiglie, PMI, enti locali e soggetti sociali in una logica di solidarietà energetica.
Aumento dell’anticipo e flessibilità nelle spese
- Anticipo al 30% del contributo a fondo perduto, contro il precedente 10%.
- Spese ammissibili retroattivamente: sarà possibile includere anche alcune spese già sostenute prima della realizzazione dell’impianto, purché dettagliate nel quadro tecnico del progetto.
Questo rende più agevole la fase iniziale di investimento, spesso complessa soprattutto per i soggetti con minore capacità finanziaria.
Chiarezza sulla data di fine lavori
Il decreto introduce una definizione univoca di “completamento lavori”, che ora coincide con l’avvenuta installazione dell’impianto, compresi gli elementi infrastrutturali per la connessione alla rete.
Tale semplificazione è rilevante per:
- snellire i controlli;
- evitare contestazioni sulle tempistiche;
- rendere più fluido il dialogo tra soggetti attuatori e GSE.
Le comunità energetiche nel quadro normativo nazionale ed europeo
Le CER sono regolate dal Decreto legislativo 199/2021, che ha recepito la Direttiva UE 2018/2001 (RED II), riconoscendo il diritto dei cittadini e delle imprese di associarsi per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile a livello locale.
Il nuovo Decreto CER del 2025 si inserisce in questa traiettoria, traducendo in misure concrete la volontà dell’Unione Europea e dell’Italia di promuovere la produzione distribuita, ridurre la dipendenza energetica e rafforzare l’autonomia energetica dei territori.
Impatti attesi: più progetti, più coinvolgimento, più sostenibilità
L’intervento normativo produrrà effetti tangibili sia in termini quantitativi sia qualitativi:
Ambito | Impatto |
Sviluppo territoriale | Più comuni potranno attivare CER anche in aree semi-urbane |
Inclusione sociale | Accesso facilitato anche a famiglie e cittadini a basso reddito |
Finanziabilità dei progetti | Maggiore liquidità iniziale grazie al nuovo anticipo |
Trasparenza amministrativa | Procedure semplificate e riduzione dei contenziosi |
Contributo ambientale | Maggiore diffusione delle fonti rinnovabili nei centri abitati |
Conclusione: un’occasione da non perdere
Le modifiche introdotte dal Decreto CER aggiornato al 2025 confermano la centralità delle Comunità Energetiche come modello innovativo di produzione e gestione condivisa dell’energia.
In un contesto di crisi climatica ed energetica, le CER diventano lo strumento operativo più vicino ai cittadini, capace di unire innovazione tecnologica, partecipazione democratica e benefici economici.
Per enti locali, associazioni e cittadini attivi, questo è il momento giusto per costruire alleanze energetiche locali, sfruttando i nuovi incentivi e le opportunità normative.
Scheda tecnica del nuovo Decreto CER (maggio 2025)
Elemento | Contenuto aggiornato |
Riferimento normativo | Decreto MASE 16/05/2025 – Attuazione PNRR, Investimento 1.2 |
Finalità | Promuovere la creazione di CER e autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili |
Beneficiari | Comuni fino a 50.000 abitanti, cittadini, enti del terzo settore, associazioni ambientaliste |
Tipologie di progetti | Produzione, accumulo, gestione e condivisione di energia rinnovabile |
Contributo a fondo perduto | Fino al 40% della spesa ammissibile |
Anticipo erogabile | Fino al 30% del contributo a fondo perduto (in precedenza 10%) |
Spese ammissibili | Anche sostenute prima dell’inizio lavori, se documentate nell’allegato tecnico |
Definizione di fine lavori | Data di completamento di tutte le opere e installazioni, inclusa la connessione di rete |
Scadenza presentazione domande | Termine stabilito da GSE tramite bandi successivi – modalità digitali tramite portale |
Gestione finanziaria | Monitoraggio, controllo e liquidazione a cura del GSE |
Modello operativo di progetto CER (aggiornato al Decreto 2025)
- Fase preliminare: analisi e fattibilità
- Individuazione del territorio: mappatura del perimetro di cabina primaria (<2 km)
- Censimento utenti potenziali: famiglie, imprese, enti pubblici, cooperative
- Studio tecnico-economico: simulazione produzione-consumo; dimensionamento impianto
- Verifica requisiti GSE: idoneità tecnologica e amministrativa
- Costituzione del soggetto giuridico
- Forma consigliata: associazione non riconosciuta o cooperativa energetica
- Redazione statuto CER conforme alle linee guida ARERA e MASE
- Atto costitutivo con regole di governance e condivisione benefici
- Progettazione esecutiva e finanziamento
- Redazione del progetto tecnico con allegati richiesti (computo metrico, layout, curve di carico)
- Calcolo e dettaglio delle spese sostenute e previste, incluse quelle ex ante
- Presentazione della domanda al GSE per incentivo + contributo PNRR (via portale)
- Richiesta dell’anticipo del 30%
- Realizzazione impianto e collaudo
- Affidamento lavori e installazione impianto (FV, storage, EMS)
- Realizzazione infrastruttura di monitoraggio e comunicazione dati
- Allaccio alla rete e verifica dei parametri GSE
- Trasmissione data di fine lavori e documentazione finale
- Gestione post-attivazione
- Avvio operatività della CER con produzione e condivisione dell’energia
- Attività di rendicontazione annuale su benefici ambientali e sociali
- Monitoraggio tramite piattaforme digitali
- Adesione a eventuali nuovi bandi regionali o servizi di comunità (es. mobilità elettrica)