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Edoardo Di TrolioEdoardo Di Trolio

Le nuove Regole Operative per gli incentivi PNRR: più beneficiari, chiarezza su cumulabilità e semplificazioni procedurali

Con il Decreto Direttoriale n. 228 del 17 luglio 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) introduce modifiche sostanziali al quadro regolatorio per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo, recependo le evoluzioni normative del 2025 e aggiornando le Regole Operative del GSE.
Le modifiche si inseriscono nel percorso di attuazione del PNRR – Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2, incentrato sull’espansione della generazione distribuita da fonti rinnovabili.

  1. Accesso esteso e rafforzamento della capacità progettuale

Una delle principali novità del decreto è l’estensione della platea dei beneficiari:

❝Possono ora accedere agli incentivi i Comuni fino a 50.000 abitanti, superando il precedente limite di 5.000.❞
Ciò consente l’inclusione di realtà urbane e sub-urbane, favorendo la creazione di CER anche in ambiti metropolitani e in aree periurbane ad alta densità abitativa, dove finora la normativa aveva mostrato un’efficacia limitata.

Inoltre, il decreto mira a rafforzare la capacità di attuazione dei progetti CER introducendo:

  • Maggiore anticipo del contributo in conto capitale (dal 10% al 30%);
  • Obbligo di conclusione dei lavori entro il 30 giugno 2026;
  • Termine massimo di entrata in esercizio: 31 dicembre 2027.

Questo nuovo assetto consente alle amministrazioni locali, alle cooperative e ai soggetti del Terzo Settore di avviare i progetti con maggiore sostenibilità economica, riducendo il fabbisogno di capitale iniziale.

  1. Aggiornamenti tecnici alle Regole Operative del GSE

Le nuove Regole Operative del GSE – approvate come allegato al decreto – introducono elementi chiarificatori di forte impatto:

  1. a) Impianti “pre-costituzione”

È ora possibile accedere agli incentivi anche per impianti realizzati prima della costituzione della CER, purché:

  • vi sia documentazione dell’intento costitutivo;
  • tale documentazione sia formalizzata entro 150 giorni dall’entrata in vigore del DM CACER (DM 414/2023).
  1. b) Soggetti nuovi ammessi alle CER

Possono ora partecipare alle comunità energetiche, come soci o beneficiari:

  • PMI partecipate da enti pubblici;
  • Aziende per l’edilizia residenziale pubblica (es. ATER);
  • Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB);
  • Enti religiosi, formativi, di ricerca e del Terzo Settore.

Questo ampliamento riconosce il ruolo sociale delle CER come strumento per combattere la povertà energetica, promuovere l’inclusione e favorire modelli di governance sostenibile e partecipata.

  1. c) Governance e prossimità

È stato specificato che solo i membri della CER ubicati in prossimità degli impianti possono esercitare poteri di controllo e decisionali. Questo principio, ispirato al concetto europeo di “proximity-based energy community”, garantisce una governance locale e ancorata al territorio.

  1. Verifiche, modifiche e premi per finalità sociali

Tra le novità procedurali:

  • aggiornamento delle verifiche preliminari di ammissibilità da parte del GSE;
  • possibilità di apportare modifiche a progetti già in corso, nel rispetto dei parametri di spesa e potenza;
  • chiarimenti sulle modalità di ripartizione del “premio eccedentario”, destinabile a:
    • interventi sociali;
    • riduzione delle bollette per i soggetti vulnerabili;
    • servizi collettivi (es. illuminazione, mobilità condivisa, comunità solidali).
  1. Cumulabilità, tariffa incentivante e “Fattore F”

Il decreto interviene anche sul tema della cumulabilità tra le diverse forme di incentivo:

 Tariffa incentivante + contributo PNRR:

Possibile, ma la tariffa verrà decurtata proporzionalmente in base all’importo del contributo ottenuto.

 Tariffa + altri contributi in conto capitale:

Ammessa fino al 40% del costo di investimento ammissibile.

 “Fattore di riduzione F”:

Non si applica più alle persone fisiche. È una misura particolarmente favorevole per i piccoli prosumer e i cittadini, che potranno massimizzare l’incentivo unitario senza penalizzazioni.

  1. Prospettive per operatori e amministrazioni locali

Il Decreto MASE n. 228/2025 rappresenta un passaggio tecnico ma strategico per la concretizzazione dei progetti CER.
Esso non si limita a modificare importi o scadenze, ma delinea un modello operativo più inclusivo, sostenibile e coerente con gli obiettivi ambientali europei (Fit for 55, REPowerEU, Green Deal).

Per le amministrazioni comunali, gli enti del terzo settore e le piccole imprese, il messaggio è chiaro:

Le CER non sono più un progetto pionieristico, ma una leva accessibile e concreta per trasformare il sistema energetico locale.

In sintesi – Le 5 parole chiave del nuovo decreto

Tema Novità introdotta
Beneficiari Comuni fino a 50.000 abitanti, enti pubblici e sociali
Anticipazione PNRR Salita al 30% dell’importo
Progetti pre-CER Ammessi con documentazione costitutiva
Cumulabilità Chiarita e ammessa con soglie di decurtazione
Prossimità Potere decisionale riservato a membri locali

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